Storia e Religione

I colombi viaggiatori sono colombi che, opportunamente educati, hanno sviluppato velocità e resistenza al volo, nonché una straordinaria capacità di tornare alla colombaia.

L'impiego di colombi come messaggeri risale lontano nei tempi.

Chi portò a Noé la notizia della fine del diluvio universale? La mitica colomba che, con il ramoscello d'ulivo nel becco, comunicò al patriarca che le acque avevano cessato di coprire la terra.

La legge di Mosè prevedeva il sacrificio di questi animali come forma di espiazione. Fino alla nascita di Cristo era consuetudine che i poveri offrissero al tempio una coppia di colombi. A proposito di questi sacrifici espiatori, nel capitolo quinto del Levitico si legge: "Ma se non si ha il mezzo di offrire o una pecora o una capra, si offrano al Signore due tortorelle o due piccioni colombi". Nella Genesi è menzionato il colombo, sia quando Noè lo fece uscire dall'arca per tre volte, sia a proposito del sacrificio di Abramo.

Nell'antico Egitto i colombi si consideravano ospiti degli Dei, e pertanto sacri i branchi che popolavano i templi; sculture ed iscrizioni Egitto attestano un largo impiego di colombi per inviare messaggi.

In Grecia i nomi degli atleti vincitori alle Olimpiadi venivano fatti conoscere a tutta la nazione per mezzo dei messaggeri alati, allevati nelle colombaie sacerdotali dei templi di Afrodite.

Nell’antica Sumeria, nell’antico Egitto e nella Grecia arcaica i piccioni viaggiatori furono i messaggeri sconosciuti che informavano i vari Centri Oracolari. Si formò una specie di staffetta di diversi piccioni viaggiatori che potevano portare lo stesso messaggio nelle varie direzioni e in questo modo ogni centro era collegato agli altri. Spesso sarà accaduto che subito dopo l’arrivo di un piccione, ne partiva un altro con lo stesso messaggio, in direzione di un altro centro o con l’eventuale risposta in direzione del mittente. Per questo motivo nei siti di questi cosiddetti Centri Oracolari vi era spesso l'immagine di due piccioni o colombe. Ovviamente ogni centro doveva avere diversi piccioni provenienti dai diversi centri e ciascuno, quando veniva lasciato libero, tornava al suo luogo di origine portando l'eventuale messaggio. Ciò permetteva ai Sacerdoti Oracolari di conoscere certi avvenimenti molto tempo prima che lo sapessero gli altri, costretti ad aspettare eventuali corrieri terrestri che potevano impiegare diversi mesi. In aggiunta, la saggezza e le avanzate conoscenze in ogni campo di questi Sacerdoti, rendeva i loro suggerimenti od "Oracoli" molto utili a chi li chiedeva, permettendo in definitiva il diffondersi delle conoscenze.

E chi recapitava gli ordini di Giulio Cesare, alle legioni distanti mille miglia dal suo quartier generale? Ancora i disciplinati colombi accuratamente custoditi nei carri colombari.

Anche le navi romane trasportavano colombaie nell'azzurro Mare nostrum per affidare informazioni di guerra, a volte decisive per la flotta dell'Urbe, ai colombi messaggeri.

Questo mezzo di comunicazione venne perfezionato all'inizio del Medioevo in Persia, in Siria ed in tutti i luoghi dove i colombi sono sempre stati.

Si narra che il principe indiano Akber Khan, nel XVII secolo, ne possedesse nel giardino del suo palazzo, addirittura ventimila; alla colombaia di corte i mercanti portavano continuamente da altri paesi collezioni di grande valore, mentre altre erano mandate in dono dagli Imperatori dell'Iran e di Turan.

Nella maggior parte dei paesi islamici, i piccioni sono stati protetti per motivi religiosi.

In Europa, l'impiego di colombi viaggiatori, si consolidò tra il 1200 ed il 1500. I fiamminghi, nel XVIII secolo, istituirono colombaie municipali per meglio usufruire di questo particolare sistema di comunicazione e la diffusione dei colombi viaggiatori divenne ben presto di grandissimo rilievo in tutti i Paesi Bassi.

Anche oggi il numero più elevato di allevatori di colombi si conta in Belgio.

L'uso militare dei docili messaggeri è continuato fino ai nostri giorni, con importanti servizi resi agli eserciti e alle popolazioni di intere città nelle due ultime guerre mondiali.

Le città di Parigi, Lille, Bruxelles hanno eretto ai colombi viaggiatori addirittura spendidi monumenti, per ricordare al mondo l'aiuto da essi ricevuto nel corso di assedi e battaglie.